La prima testimonianza di un organo all’interno della chiesa di San Vittore Martire, risale al 1798, quando la famiglia Recalcati ne fece dono alla parrocchia di Casbeno. Purtroppo, non sono giunte informazioni riguardo la disposizione fonica di tale strumento.
Nel 1929, da un documento di collaudo della ditta organaria Maroni, è data testimonianza di uno
strumento dotato di trasmissione meccanica, 2 manuali, pedaliera alla tedesca, con "buoni registri di fondo, un ottimo ripieno, delicati flauti, viole, nonché di registri ad ancia quali le trombe, oboe e voci corali".
Tale strumento venne sostituito da quello odierno nel 1953, ad opera della ditta Mascioni di Cuvio.
L’intervento introdusse la trasmissione elettrica e collocò i due corpi d’organo in cantorie contrapposte, situate nell’abside, oltre che a dotare lo strumento di una consolle in linea con le esigenze esecutive del tempo.
Nel 2018, dopo i lavori di restauro dello strumento, la consolle venne spostata dal matroneo sull’altare, in cornu epistulae e lo strumento venne dotato di un registro ad ancia, la Tromba armonica 8’, originariamente appartenente all’organo Mascioni della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze.
Attualmente, lo strumento dispone di 1701 canne, per un totale di 28 registri, comandabili dalla consolle dotata di due tastiere di 58 note (do1-la5) e una pedaliera di 30 note (do1-fa3), nonché di pistoncini manualiter e pedaliter. Infine, presenta due pedali a bilico per il graduatore e la cassa espressiva.