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Bosto
Chiesa S. Michele 

Organo Eugenio Biroldi, 1819

L’organo, all’epoca situato in abside, è attribuito all’organaro varesino Eugenio Biroldi nel 1819, e venne successivamente ampliato nel 1851 ad opera di Eugenio Maroni Biroldi. Lo strumento ha subito diversi importanti restauri: nel 1975, ad opera della ditta Tamburini di Crema, l’organo venne ampiamente restaurato e collocato in controfacciata su una doppia cantoria; nel 2022 la ditta Mascioni ha operato una ulteriore importante opera di restaura e di studio del materiale fonico.

Interamente a trasmissione meccanica, l’organo è dotato di una tastiera di 61 tasti (La1-La5, spezzatura Do#3-Re3) e di una pedaliera di 24 pedali. La consolle a finestra dispone di registri a manetta disposti su due file a destra dell’organista, due pedaloni per il Tiratutti, per il Ripieno e la Combinazione libera alla lombarda e di quattro pedaletti per unione tasto-pedale, Terzamano, Ance e Mezzoforte.

Disposizione fonica

Colonna interna

Fluta Soprani (8')

Tromba Soprani (8')

Fagotto Soprani (8')

Corno inglese Soprani (16')

Violoncello Bassi (4')

Viola Bassi (8')

Voce umana Soprani (8')

Cornetta 1 (due file VIII-XII)

Cornetto 2 (due file XV-XVII)

Contrabassi (16')

Ottava di Contrabasso (8')

Basso (8')

Timpani

Terzamano

Unione tasto al pedale

Colonna esterna 

Principale 16' Bassi

Principale 16' Soprani

Principale I Bassi (8')

Principale I Soprani (8')

Principale II Bassi

Principale II Soprani

Ottava Bassi

Ottava Soprani

Duodecima Bassi

Duodecima Soprani

Quintadecima

Decimanona

Vigesimaseconda

Due di Ripieno

Due di Ripieno

Due di Ripieno

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